Riposo giornaliero: quali sono i diritti del lavoratore?
In questo periodo dell’anno, per chi ancora aspetta di godersi le meritate ferie estive o per chi è già tornato, il tema della vacanza e del riposo è particolarmente sentito. Abbiamo già parlato dei Diritti del Lavoratore per quanto riguarda le ferie, ma per il riposo giornaliero? La legge prevede che l’orario settimanale per i lavoratori dipendenti non possa superare le 48 ore, straordinari compresi: ovviamente sono previste molte deroghe ed eccezioni a questo limite.
Per quanto riguarda un orario massimo giornaliero non c’è nessuna indicazione, almeno non esplicita: tutti i lavoratori dipendenti, a prescindere dalla durata normale dell’orario settimanale, hanno diritto a 11 ore di riposo consecutivo ogni 24 ore. Quindi facendo un rapido calcolo il dipendente può svolgere la propria attività per non più di 13 ore al giorno.
Cos’è e come funziona il riposo giornaliero?
Come dicevamo il lavoratore dipendente ha diritto a 11 ore di riposo consecutive ogni 24 ore, e questa è una certezza. Come conteggiare le pause pranzo o l’interruzione obbligatoria di 10 minuti dell’attività lavorativa? Possiamo dire che nel periodo di riposo di 11 ore non devono essere considerati:
- I riposi intermedi e le soste, come la pausa di lavoro di 10 minuti, obbligatoria se l’orario giornaliero supera le 6 ore
- L’interruzione dell’attività per i pasti
- Le pause di lavoro di durata inferiore a 10 minuti, per andare in bagno ad esempio
Queste pause, anche se non rientrano nell’orario di lavoro, non vanno considerate nemmeno come parte del periodo di riposo giornaliero obbligatorio.
Si può diminuire o frazionare il riposo giornaliero?
Il periodo di riposo di 11 ore è un periodo minimo: ecco perché qualunque accordo o contratto che ne diminuisce la durata è nullo e va sostituito con la disposizione di legge. Se il tuo datore di lavoro ti propone di ridurlo sta commettendo un reato e tu hai tutto il diritto di segnalare l’abuso alle autorità competenti.
Una caratteristica inderogabile del riposo giornaliero è quella di dover essere fruito in modo consecutivo. Ci sono ovviamente delle eccezioni, ad esempio le attività caratterizzate da periodi di lavoro frazionati durante la giornata come quelle degli addetti alle pulizie o alla ristorazione. In questi casi, è il contratto collettivo a disciplinare le modalità di fruizione del riposo.
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Ci sono eccezioni al riposo giornaliero?
Queste norme valgono per tutti i lavoratori? La risposta è no: ci sono alcune categorie per cui le disposizioni sul riposo giornaliero non sono applicate. In particolare ci riferiamo ai dipendenti la cui durata dell’orario, a causa delle caratteristiche dell’attività esercitata, non è determinata, o può essere determinata dal lavoratore:
- Dirigenti o personale con potere di decisione autonomo
- Manodopera familiare
- Lavoratori nel settore liturgico delle chiese e delle comunità religiose
- Lavoratori a domicilio o con rapporto di telelavoro
È chiaro che in questi casi bisogna comunque rispettare i principi generali in materia di sicurezza e salute dei lavoratori, assicurando una protezione appropriata.
Cosa rischia il datore di lavoro che non rispetta il riposo giornaliero?
Se il datore di lavoro non permette al dipendente diusufruire del riposo giornaliero minimo va incontro a delle sanzioni proporzionali alla gravità della mancanza:
- Nel caso in cui sia il singolo lavoratore a non aver potuto usufruire del riposo giornaliero la sanzione va dai 100 ai 300 euro
- Se la violazione si riferisce a più di 5 lavoratori la multa va dai 600 ai 1000 euro
- In ultimo, se la violazione si riferisce a più di 10 lavoratori la sanzione andrà dai 1800 ai 2400 euro.
Il mondo del lavoro è una realtà complessa, fluida e, mai come in questo periodo, particolarmente difficile da vivere. Proprio per questo spesso non capiamo bene qual è il confine tra quello che è lecito e quello che invece rientra nella categoria di abusi, mobbing e violazioni dei Diritti del Lavoratore. La paura di perdere il posto spesso frena e fa sopportare cose che invece andrebbero segnalate. Non rinunciare a far valere i tuoi diritti, noi ti offriamo una consulenza gratuita con i nostri avvocati esperti nel Diritto del Lavoro per valutare la tua situazione e risolverla al meglio. Prenotala ora.
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