L

Dominio internet: è o non è un marchio?


Negli ultimi tempi la società, il commercio e finanche i rapporti interpersonali sono cambiati così velocemente che è difficile non rimanere indietro. Internet ha modificato profondamente le nostre vite tanto da rivoluzionare anche vecchi istituti giuridici. I cambiamenti non hanno risparmiato il settore commerciale e i segni distintivi ossia tutti quegli elementi che rendono riconoscibile e distinguibile un soggetto o un prodotto. Il marchio è il segno distintivo per antonomasia. L’avvento di internet, però, ha segnato la comparsa di un altro importante elemento: il dominio. La domanda che sorge spontanea dunque è: il dominio internet è un marchio?

Cosa si intende con dominio?

In modo molto sintetico possiamo definire il dominio come l’indirizzo che consente di raggiungere un sito web. Esso ha delle caratteristiche ben precise:

  • l’unicità: non possono esistere due domini uguali
  • la presenza del prefisso (www.) e del suffisso (.it, .com, .eu, ecc.)

Per usufruire di un dominio occorre acquistarlo pagando un importo annuale.

Cosa si intende con marchio?

Il marchio è un segno distintivo caratteristico del prodotto o del servizio fornito da una determinata azienda. Ecco perché è così importante:

  • differenzia il prodotto dagli altri presenti sul mercato
  • indica la sua provenienza
  • consente di esercitare una funzione attrattiva sui potenziali clienti

Il marchio può essere composto da parole, disegni, lettere, sigle, cifre, ma anche da suoni – si pensi alle sigle – e dalla particolare confezione del prodotto. Esempi di marchi sono la M nei fast food di Mc Donald, il giaguaro della Jaguar, la mela della Apple.

Ma quali sono le caratteristiche che un marchio deve avere per essere definito come tale?

  • l’originalità
  • la novità
  • la liceità

Leggi anche: “Proprietà intellettuale: tutto quello che devi sapere per proteggere le tue idee

Possiamo definire il dominio internet come un marchio?

In base alle caratteristiche che abbiamo elencato poco fa possiamo certamente dare una risposta affermativa. Infatti può essere considerato marchio qualsiasi segno, simbolo o cifra in grado di distinguere il prodotto dagli altri presenti sul mercato. Ecco perché anche il nome di dominio – ossia l’indirizzo di un sito in formato alfabetico – può essere protetto esattamente come se fosse un marchio.

Quindi anche al dominio andrà estesa la tutela tipica dei segni distintivi. Ecco perché chi ha registrato un host name può dormire sonni tranquilli: nessuno potrà rubarglielo e anche se ciò avvenisse potrà ricorrere a tutte le misure legali per ottenere la rimozione e il risarcimento dei danni. Inoltre, proprio come per il marchio, è vietato l’utilizzo di indirizzi che possano generare confusione negli utenti con lo scopo di rubare la clientela di un marchio famoso.

Esiste quindi un diritto al dominio?

Un altro aspetto molto importante da considerare è la possibilità di registrare un dominio che corrisponda al marchio. Per esempio l’azienda Nike ha il diritto al dominio nike.com? Negli ultimi anni questo problema si è posto sempre più spesso: molti utenti infatti decidevano di registrare il proprio dominio prendendo in prestito nomi di marchi famosi. Il vantaggio di questa pratica era duplice: acquistavano senza sforzo ed immediatamente un ottimo livello di notorietà e potevano rivendere il dominio all’azienda che era titolare dell’omonimo marchio a prezzi altissimi.

Questa situazione è stata a lungo resa possibile in virtù dell’assunto secondo cui per l’acquisto di un dominio internet l’unico requisito necessario è quello della velocità della registrazione: chi prima arriva meglio alloggia. Ciò non era più tollerabile e la giurisprudenza ha deciso di intervenire proprio in base all’equiparazione tra marchio e dominio: si è stabilito quindi che non è possibile registrare un dominio internet che sia uguale o molto simile ad un marchio già registrato o comunque famoso.

La registrazione di un domain name che riproduce o contiene un marchio altrui viene considerata come una contraffazione dello stesso poiché permette di sfruttare la notorietà del segno distintivo e di trarne indebito vantaggio. Ecco perché solo il titolare di un marchio registrato potrebbe legittimamente usarlo sul proprio sito o come nome di dominio.