Cos’è una Class Action? Ecco tutto quello che devi sapere
Città sommerse dai rifiuti, sistema di autostrade insufficienti sono problemi che le persone si trovano a vivere ogni giorno con la consapevolezza che una soluzione probabilmente non arriverà, almeno non nell’immediato, e che il singolo può fare poco per cambiare lo stato delle cose. In realtà, laddove uno fallisce, molti possono riuscire. Quello che non tutti sanno è che esiste uno strumento molto utile a questo scopo: la class action.
Tempo fa il nostro studio legale ha deciso di fare qualcosa per risolvere la disastrosa situazione dei rifiuti nella Capitale organizzando una class action contro il Comune di Roma. In questi giorni poi si parla molto dell’azione di classe contro Autostrade per la situazione in cui versa la viabilità della regione Liguria. Ma vediamo nel dettaglio cosa significa esattamente una class action.
Cos’è una class action?
La class action è un mezzo per far valere, in via giudiziaria, uno o più specifici diritti del consumatore. Quest’ultimo, in alternativa all’azione individuale, può valersi dell’azione di classe risarcitoria, più comunemente nota come class action. La caratteristica principale di questo strumento è che può essere solo successivo al verificarsi del danno ed è quindi utilizzato per ottenere il risarcimento. Può essere promossa nei confronti dell’impresa, sia dal singolo consumatore che dalle associazioni dei consumatori e dai comitati.
L’apertura verso comitati e associazioni è una novità contenuta nel Ddl 844, approvato lo scorso aprile al Senato. Ciò potrebbe aumentare l’efficacia di questo strumento visto che al momento in Italia sono pochissime le azioni collettive che hanno avuto successo, Intesa Sanpaolo e Trenord sono i casi più emblematici.
Dal Codice del Consumo lo strumento ora si sposta nell’ambito del Codice Civile. In questo modo si amplia di molto la platea delle persone che possono intraprendere l’azione legale: in sostanza prima, per poter partecipare, bisognava dimostrare di aver acquistato il prodotto o il servizio, con il nuovo decreto non bisogna più essere per forza clienti per adire la causa. Questo significa, come dicevamo, che potranno agire non solo i singoli cittadini, spesso poco informati sulle possibilità offerte dalla legge, ma anche organizzazioni o associazioni senza scopo di lucro che, per statuto, si occupano di tutelare gli interessi danneggiati del consumatore.
Class Action, contro chi si può intraprendere?
La class action può essere esercitata sia nei confronti delle imprese private che abbiano causato dei danni a consumatori o utenti, sia nei confronti delle pubbliche amministrazioni inefficienti che abbiano leso interessi o provocato danni ai singoli cittadini.
Quali sono i vantaggi di ricorrere a una class action? Il primo e più importante è sicuramente quello di riunire le richieste dei consumatori o degli utenti in un unico processo contro uno stesso soggetto con due benefici tangibili: da un lato si accelera il processo, dall’altro si evitano contrasti tra sentenze di giudici diversi. Ovviamente il fatto che alcuni consumatori si siano mossi con una class action non impedisce a chi non ha partecipato di agire individualmente per lo stesso problema.
Chi può aderire alla class action?
La class action può essere intrapresa da chiunque rivesta la qualità di consumatore o di utente oppure da associazioni e comitati che hanno come scopo la tutela dei diritti. Chi agisce in giudizio deve avere un interesse, e cioè essere personalmente titolare dei diritti che intende tutelare con l’azione collettiva, assumendo in tal modo la qualifica di parte del processo.
Il modo meno costoso e più semplice di prendere parte a una class action è quello di dare mandato a un’associazione posta a tutela dei diritti dei consumatori, in grado di mobilitare migliaia di persone fornendo loro un’assistenza legale qualificata. In questo modo il consumatore che ha preso parte all’azione può essere aggiornato sugli sviluppi dell’azione giudiziaria, verificare se questa è stata dichiarata ammissibile o meno e così via.
Leggi anche: Lex Town dice basta alle strade sommerse dai rifiuti, class action contro il Comune di Roma
Quali sono i diritti tutelati dalla class action?
Bisogna precisare che è possibile intraprendere una class action solo a condizione che i diritti tutelati siano omogenei tra loro e non differenti.
- Diritti contrattuali di una pluralità di consumatori nei confronti di una stessa impresa, inclusi anche i contratti di massa, stipulati con la sottoscrizione di moduli o formulari prestampati.
- Diritti dei consumatori finali su un determinato prodotto o servizio nei confronti del produttore.
- Diritti al risarcimento del danno derivante da pratiche scorrette o comportamenti anticoncorrenziali.
Leggi anche: Anno nuovo, vita nuova, i vecchi problemi legali lasciali a noi
Come funziona il procedimento?
Qualche dettaglio pratico. La class action inizia, come ogni processo, con la notifica di un atto di citazione non solo all’impresa convenuta, ma anche al P.M. presso il tribunale competente. Nella prima udienza il tribunale deve esclusivamente valutare l’ammissibilità della domanda, sulla base dell’esame degli atti, sentire le parti e acquisire le informazioni generali. Una volta che il tribunale ha dichiarato ammissibile la domanda ammette l’azione con un’ordinanza e contestualmente fissa i termini e le modalità più opportune per la pubblicità dell’azione allo scopo di permettere ai soggetti interessati di aderire.
Nel nostro studio forniamo assistenza legale qualificata per intraprendere azione individuali e collettive: l’obiettivo è quello di tutelarti al meglio e far valere i tuoi diritti. Prenota una consulenza gratuita.